giovedì 11 agosto 2016

RECENSIONE : MARE AL MATTINO
DI Margaret Mazzantini 

Eccomi di nuovo ragazzi con questa recensione di questo piccolo libro ma molto emozionante <3 mi ha fatto emozionare tantissimo 

Titolo : Mare al mattino
Autore: Margaret Mazzantini
Editore : Einaudi
Pagine:  127
Prezzo: €10.20
Il mio voto: 5 GEMME



TRAMA :

"Pensava soltanto a quello. Riportare la sua vita a quel punto. Nel punto dove si era interrotta. Si trattava di unire due lembi di terra, due lembi di tempo. In mezzo c'era il mare. Si metteva i fichi aperti sugli occhi per ricordarsi quel sapore di dolce e di grumi. Vedeva rosso attraverso quei semi. Cercava il cuore del suo mondo lasciato". Farid e Jamila fuggono da una guerra che corre più veloce di loro. Angelina insegna a Vito che ogni patria può essere terra di tempesta, lei che è stata araba fino a undici anni. Sono due figli, due madri, due mondi. A guardarlo dalla riva, il mare che li divide è un tappeto volante, oppure una lastra di cristallo che si richiude sopra le cose. Ma sulla terra resta l'impronta di ogni passaggio, partenza o ritorno che la scrittura, come argilla fresca, conserva e restituisce. Un romanzo di promesse e di abbandoni, forte e luminoso come una favola.


RECENSIONE : 

Il mare al mattino racconta due storie parallele: due paesi con tradizioni e culture diverse, due donne e i rispettivi figli.Tra le pagine del libro, migrazioni e vita di profughi. 
Da un lato la famiglia di Angelina che dopo aver vissuto per quaranta anni in Libia, negli anni 70 ritorna in Italia a seguito della trasformazione del paese conseguentemente alla scoperta del petrolio. 
La Libia da terra di orti e coltivazioni, è diventata sfondo di guerre e suo malgrado protagonista nel precario gioco degli equilibri internazionale fra gli stati. In primo piano, nell’Italia di oggi, il figlio di Angelina, Vito cresciuto sul mare della Sicilia con i racconti di sua madre che fino a 11 anni è stata felicemente libica. Angelina ha dovuto ricostruirsi una vita e non è stato facile, ma ce l’ha fatta. Però guarda sempre il mare, ricordando Tripoli, pensando alla sua infanzia e ad un futuro tutto arabo che prometteva l’amore.
Dall’altro lato, separata dal mare, c’è la storia di un’altra madre, quella di Jamila, con la quale quella di Angelina si intreccia, tramite la narrazione dell’autrice che utilizza ricordi e sensazioni forti di abbandono, nostalgia e sofferenza. Jamila è una giovane ragazza, rimasta vedova, che affronta con il figlio Farid una terribile fuga dalla guerra in Libia, tentando di raggiungere l’Italia. 
Una folle corsa nel deserto quella di Jamila e Farid, con l’arsura del caldo e la sabbia che acceca, per riuscire ad imbarcarsi alla ricerca di un futuro migliore, lontano dalla fame e dall’orrore. Ma per Farid non è facile affrontare il mare: un elemento a lui ostile ma al quale si deve completamente affidare, insieme a sua madre. Lui è cresciuto in una casa circondata dal deserto e la sua migliore amica è una gazzella. E poi c’è la disperazione di Jamila che in cuor suo, spera di veder morire suo figlio, affinché lei possa stargli accanto fino alla fine. 
Tra queste pagine sono raccontate due vite spezzate: quella di Angelina e di Jamila, due donne divise da tribolazioni differenti, i cui destini non si incontreranno mai, ma la cui vita ha unito in un finale destinato all’abbandono, all’esilio e all’inevitabile nostalgia.
Recensione : Storia di una ladra di libri di
Markus Zusak
BUONASERA ragazzi oggi vi parlo di questo libro che a me è piaciuto moltissimo spero che vi è piaciuto anche a voi :D e se non vi è piaciuto leggeteloooo ve lo consiglio *___*



Titolo : storia di una ladra di libri
Autore: Markus Zusak
Editore : pickwick
Pagine: 563
Prezzo: €14.36
Il mio voto: 5 GEMME










TRAMA:

È il 1939 nella Germania nazista. Tutto il Paese è col fiato sospeso. La Morte non ha mai avuto tanto da fare, ed è solo l'inizio. Il giorno del funerale del suo fratellino, Liesel Meminger raccoglie un oggetto seminascosto nella neve, qualcosa di sconosciuto e confortante al tempo stesso, un libriccino abbandonato lì, forse, o dimenticato dai custodi del minuscolo cimitero. Liesel non ci pensa due volte, le pare un segno, la prova tangibile di un ricordo per il futuro: lo ruba e lo porta con sé. Così comincia la storia di una piccola ladra, la storia d'amore di Liesel con i libri e con le parole, che per lei diventano un talismano contro l'orrore che la circonda. Grazie al padre adottivo impara a leggere e ben presto si fa più esperta e temeraria: prima strappa i libri ai roghi nazisti perché "ai tedeschi piaceva bruciare cose. Negozi, sinagoghe, case e libri", poi li sottrae dalla biblioteca della moglie del sindaco, e interviene tutte le volte che ce n'è uno in pericolo. Lei li salva, come farebbe con qualsiasi creatura. Ma i tempi si fanno sempre più difficili. Quando la famiglia putativa di Liesel nasconde un ebreo in cantina, il mondo della ragazzina all'improvviso diventa più piccolo. E, al contempo, più vasto. Raccontato dalla Morte - curiosa, amabile, partecipe, chiacchierona - "Storia di una ladra di libri" è un romanzo sul potere delle parole e sulla capacità dei libri di nutrire lo spirito.



RECENSIONE:
la vicenda di questo libro viene narrata dal punto di vista della morte che si sente affascinata dalla vita degli esseri umani e che di tanto in tanto osserva la vita di qualcuno ... La protagonista di questo libro  Liesel Meminger è una bambina di nove anni in viaggio con la madre e il fratellino, Werner, loro sono su un treno diretto alla città di Molching dove la mamma lascerà in adozione i suoi due bambini. Durante il viaggio però  il piccolo Werner muore e viene seppellito in un cimitero accanto alla ferrovia; durante il funerale, Liesel ruba  il suo primo libro  (il Manuale del becchino) perduto da uno degli addetti alla sepoltura.come ho detto prima la piccola viene affidata ad Hans e Rosa Hubermann. Hans è un uomo gentile che fa l'imbianchino, Rosa, al contrario, ha un pessimo carattere, anche se in fondo possiede un cuore d'oro, lei lavora lavando il bucato ad alcune  famiglie  di Molching. Liesel nel frattempo conoscerà meglio anche il suo vicino di casa  Rudy Steiner, più grande di lei di otto mesi. Durante il suo primo giorno di scuola, Liesel rivela di non saper leggere né scrivere e viene pesantemente insultata dai compagni; . 
Quella sera Hans scopre che Liesel è analfabeta e le insegna a leggere usando il Manuale del becchino. E Nel cuore della bambina nasce così un'irrefrenabile passione per la lettura. Liesel e Rudy entrano a far parte della Gioventù hitleriana. Una sera, durante una cerimonia in onore del compleanno del Führer , i nazisti mettono al rogo tutti i libri ... Liesel, incapace di sopportare tutto ciò, ruba un libro sopravvissuto alle fiamme, ma si accorge di essere stata vista da una donna. Hans scopre quello che ha fatto Liesel e le impone di non rivelarlo mai a nessuno; Nel frattempo in casa Hubermann si rifugia Max Vandenburg, un giovane ebreo scampato alle violenze della Notte dei cristalli. Hans spiega a Liesel che il padre di Max gli salvò la vita quando erano entrambi sotto le armi durante la Prima guerra mondiale Gli Hubermann nascondono Max in cantina, nonostante il pericolo, e Liesel stringe ben presto una salda amicizia con lui......
ragazzi non posso raccontarvi altro leggete leggete questo libro a me ha fatto venire i brividi :D